Un pò di storia

GESTIONE ECOSISTEMI FLUVIALI DELLA VALNERINA
L’impegno di Legambiente Umbria per la salvaguardia e la valorizzazione dei Fiumi della Valnerina

Era il 1993, quando Legambiente Umbria presenta all’Amministrazione della Provincia di Perugia il primo progetto per la gestione degli ecosistemi acquatici della Valnerina e del Fiume Nera con l’obiettivo di salvaguardare e conservare gli ecosistemi, promuovere forme di pesca sportiva e attività correlate a basso impatto e compatibili con gli equilibri naturali dell’ambiente e promuovere sviluppo locale per il territorio della Valnerina.

Oggi le ZRS della Valnerina contano ben 19 km di tratti disgiunti che interessano i fiumi Nera e Corno nelle provincie di Perugia e Terni. Un sistema integrato gestionale che ha ottenuto vari riconoscimenti e che, grazie a criteri innovativi e sostenibili, ha fatto della pesca sportiva con esche artificiali, in particolare la pesca con la mosca artificiale, un caposaldo territoriale, in grado di produrre un apprezzabile indotto economico grazie alle presenze di utenti provenienti da tutto il territorio nazionale e anche estero.

Milestones della gestione

1994 –  Ha inizio la prima gestione sperimentale del Centro Italia di pesca sportiva a basso impatto sull’ecosistema acquatico: la Provincia di Perugia approva il progetto proposto da Legambiente Umbria e nel mese di febbraio l’Amministrazione istituisce il primo tratto a regolamento specifico di pesca no kill (da Borgo Cerreto fino a loc. Eremita nel Comune di Vallo di Nera,  per una lunghezza di circa 5,4 km) nel quale è consentito l’esercizio della pesca solo con esche artificiali (mosca e spinning) munite di un solo amo privo di ardiglione e con l’obbligo di rilasciare immediatamente il pesce catturato senza arrecargli alcun danno. E’ inoltre introdotto l’obbligo di apposito permesso di pesca in forma gratuita con la finalità di monitorare il flusso dei pescatori.

1996 – Viene stipulata la prima convenzione tra Legambiente Umbria e la Provincia di Perugia per la gestione dei fiumi Nera, Corno e Sordo per un totale di 70 km, con particolare attenzione al tratto no kill del fiume Nera.
A Legambiente Umbria, a fronte dei servizi svolti e necessari per le spese di gestione, viene riconosciuto un contributo, ricavato in parte dalla gestione medesima. Allo scopo viene istituito un permesso di pesca a pagamento i cui introiti vengono destinati a coprire il capitolato assegnato dall’Ammirazione Provinciale alla gestione. Nasce quindi la prima forma di gestione, sull’esempio di altre già ampiamente sperimentate all’estero, che prevede il contributo economico del pescatore stesso, a fronte di servizi ulteriori erogati rispetto a quelli che la Pubblica Amministrazione è solita fornire sulla gestione delle acque in generale. 
Di seguito le attività svolte da Legambiente Umbria e previste dalla convenzione:

  • supporto al ripopolamento con materiale di cattura proveniente dalle Zone di Protezione dei fiumi Nera e Corno;
  • interventi di rimozione rifiuti lungo la pertinenza fluviale;
  • vigilanza giornaliera con Guardie Volontarie Ambientali di Legambiente Umbria, di cui due con regolare contratto di lavoro e residenti nei Comuni di Cerreto di Spoleto e Vallo di Nera;
  • monitoraggio ambientale attinente i deflussi idrici a valle delle opere di presa idraulica in concessione, gli scarichi e le funzionalità ecologiche dei vari corsi d’acqua;
  • interventi ordinari e straordinari di manutenzione (tabellazioni, manutenzione sentieri, ecc).

1998 – La Provincia di Perugia incarica il Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia dell’Università di Perugia di effettuare il monitoraggio sulla popolazione di trote fario del tratto no kill del fiume Nera. Legambiente Umbria collabora a tutte le varie fasi del monitoraggio e alla successiva divulgazione dei risultati con la pubblicazione di un opuscolo in forma cartacea e digitale.
I risultati del monitoraggio attestano che la specifica gestione favorisce la conservazione e lo sviluppo della fauna ittica limitando l’impatto sull’ecosistema acquatico. Con questo studio si rafforza il valore della gestione tanto da interessare la stampa specializzata e soprattutto il settore scientifico e didattico.

1999 – Termine del monitoraggio, dalle cui considerazioni e risultati sono state introdotte ulteriori misure restrittive al regolamento di pesca a cominciare dall’introduzione del numero chiuso suddiviso per settori.

2000 – Realizzazione degli interventi di recupero e valorizzazione dell’ambiente fluviale sul tratto no kill del fiume Nera e la messa in opera lungo il tracciato della Ex Ferrovia Spoleto-Norcia di tre piazzole attrezzate (gazebo in legno con tavolo, panche e cartellonistica). Il progetto, realizzato con i fondi “Leader II” e finanziato dal GAL dei Sibillini, consente anche l’allestimento dell’Info Point di Borgo Cerreto di proprietà del Comune di Cerreto di Spoleto che, affidato a Legambiente Umbria in comodato d’uso gratuito, diventa un importante punto informativo turistico e per il rilascio dei permessi di pesca per il tratto no kill. 

Legambiente Umbria pubblica “Occhi sul Nera”, l’opuscolo informativo sulle caratteristiche morfologiche, ambientali, naturalistiche, turistiche del bacino idrografico del Nera. Raccoglie informazioni che interessano la pesca sportiva e le risorse ricettive del territorio.

2002 – A seguito alla crescente domanda di pesca per il tratto No-Kill del fiume Nera e grazie ai risultati del monitoraggio eseguito nel 1999, viene allungato il settore A Valle dalla località Eremita sino al ponte di Piedipaterno nel Comune di Vallo di Nera.

Nel mese di giugno prende avvio la convenzione tra Legambiente Umbria e la Provincia di Perugia per la gestione dell’Aula Verde che si trova presso il Centro Ittiogenico di Borgo Cerreto. L’Aula Verde è un Centro di Esperienza per la Formazione allo Sviluppo Sostenibile e l’Educazione Ambientale attraverso la conoscenza dell’ecosistema fluviale e della cultura antropica della Valnerina e propone percorsi didattici e turistici. 

2003 –  Viene modificato nuovamente il regolamento specifico di pesca e introdotto il numero chiuso a 25 pescatori al giorno e la prenotazione obbligatoria della giornata di pesca, misure necessarie per contenere e ridistribuire nel corso della settimana la pressione di pesca che si esercita nei fine settimana con presenze che raggiungono valori di oltre 50 pescatori/gg.

Legambiente Umbria programma una serie di attività di animazione, valorizzazione e promozione territoriale, tra queste il progetto “La ferrovia lungo il fiume”, che prevede la realizzazione della pubblicazione di una guida turistica con la descrizione del contesto naturalistico e storico artistica e con percorsi escursionistici consigliati, l’organizzazione di visite guidate di educazione ambientale presso l’Aula Verde di Borgo Cerreto prevedendo anche il noleggio di mountain bike per promuovere la viabilità turistica dolce attraverso il tracciato della vecchia ferrovia Spoleto Norcia. 
Viene realizzato un sito internet dedicato alla gestione degli ecosistemi fluviali della Valnerina e alle attività di Legambiente Umbria e Legambiente Nazionale nell’ambito della salvaguardia delle acque e degli ecosistemi. Particolare attenzione viene assegnata alla pesca no kill del fiume Nera, con approfondimenti sugli aspetti normativi regionali e nazionali e indicazioni su percorsi turistici e culturali del territorio. 

Viene realizzato il documento multimediale “Conoscere più da vicino il fiume Nera“ su supporto DVD video con approfondimenti sull’ecosistema fluviale, la pesca sportiva sostenibile, il monitoraggio ambientale. Il video viene utilizzato come strumento promozionale e divulgativo con una distribuzione rivolta alle scuole dell’Umbria e ai fruitori del fiume.

2004 – E’ istituita la zona a regolamento specifico del Fiume Corno, nel tratto dalla confluenza con il fiume Corno in loc. Triponzo a valle sino alla presa idraulica  in loc. Pompaggi, nel Comune di Cerreto di Spoleto.

Legambiente Umbria istituisce una “Card convention Nera no kill” che offre all’utente delle ZRS condizioni vantaggiose sulla ristorazione e il soggiorno grazie a precisi accordi intrapresi con le principali attività presenti nel territorio.

Nel mese di maggio parte la prima edizione in Valnerina di “Operazione Fiumi”, campagna organizzata da Legambiente sui principali fiumi italiani per mettere a fuoco le problematiche legate alla prevenzione e alla valutazione del rischio idrogeologico. 
Nel mese di settembre viene organizzata la prima edizione in Valnerina di “Puliamo il Mondo”, campagna di sensibilizzazione riguardante il problema dei rifiuti abbandonati. L’iniziativa che vede la partecipazione di numerosi volontari, si pone l’obiettivo di raccogliere i rifiuti abbandonati e dispersi sulle piazzole di sosta della SS 209 Valnerina e quelli lungo le sponde del fiume.

2006Avvio del progetto “A scuola di pesca a mosca sul Nera”, iniziativa che ha visto il coinvolgimento delle più importanti scuole di pesca a mosca nazionali, con l’obiettivo di promuovere questa tecnica di pesca secondo criteri di sostenibilità e rispetto per l’ambiente naturale. Questa iniziativa maturò un format che ancora oggi viene osservato dalle scuole di pesca a mosca che organizzano corsi in Valnerina.

2007 – Prende avvio il “Progetto Benthos”, la campagna di monitoraggio realizzata con la collaborazione e il supporto scientifico del Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia dell’Università di Perugia e finanziata con i fondi del GAL Sibillini, per lo studio della fauna macrobentonica e per stabilire il livello ecologico e lo stato di funzionalità fluviale del fiume Nera. Grazie e questo studio sono state portate in evidenza le criticità di questo ecosistema e individuate le soluzioni di contenimento.

2008 – Legambiente Umbria promuove “Umbria Fly Fishing Festival…un’altra pesca per un altro futuro”, un evento di rilevanza internazionale per far conoscere il mondo della pesca a mosca, i luoghi di qualità del territorio regionale, le attività svolte in questi anni sul fronte della gestione delle acque in Valnerina, l’importanza che questo settore riveste, se praticato in modo sostenibile, per la valorizzazione delle aree interne e per i territori di pregio ambientale e naturalistico. L’evento, che si è svolto presso l’Abbazia di Castel San Felice a Santa Anatolia di Narco, ha visto la partecipazione di oltre 300 ospiti e relatori provenienti da vari paesi del mondo e si è caratterizzato per l’allestimento di mostre fotografiche, esibizioni inerenti la pesca a mosca, workshop a tema e un convegno in cui sono stati presentati i risultati del Progetto Benthos, la pubblicazione e il video “Fiume Nera, una vita che scorre”.

L’Aula Verde di Borgo Cerreto termina le sue attività a causa della chiusura della struttura da parte della Provincia Perugia.

2012Allungamento della ZRS del fiume Corno, dalla confluenza con il Nera a risalire sino allo sbarramento “Volpetti” per circa 2,5 km. Con questo ulteriore intervento le ZRS del fiume Nera in Provincia di Perugia con circa 9 km di asta fluviale diventano le zone a pesca specifica No-Kill in acque da salmonidi più estese d’Italia.

2015/2019 – La gestione viene affidata prima a Fispsas poi ad Arci Pesca.

aprile 2019Legambiente Umbria torna a gestire gli ecosistemi acquatici e delle ZRS No Kill della Valnerina, sia quelle della Provincia di Perugia, sia quelle della Provincia di Terni.