La fauna Ittica
Il bacino del Nera è classificato secondo la Carta Ittica come ambiente a Salmonidi (Zona Superiore e Zona inferiore della trota) e cioè l’habitat elettivo dei rappresentati tipici di questa famiglia: cioè le trote. La fauna ittica è di fatto assai povera di specie. Tipica e dominante è la trota Fario (Salmo trutta Linneaus) a cui si associano, con una presenza però assai limitata, la trota Iridea (Oncorhinchus mykiss) presente a causa di uscite accidentali dagli allevamenti di troticoltura, il Vairone (Leuciscus souffia muticellus), lo Sacazzone (Cottus gobio) e lo Spinarello (Gasterosteus aculeatus ). Ovviamente la specie di maggior interesse e di rilievo è la trota Fario, da sempre regina incontrastata dei fiumi e dei torrenti della Valnerina, che identifica ambienti integri con acque chiare e ben ossigenate. La trota Fario è sicuramente la specie ittica più abbondante del bacino del fiume Nera. Rappresenta la specie dominante in un numero elevato di corsi d’acqua e spesso la sola specie presente. E’ comune soprattutto nella zona superiore della trota e nella zona inferiore della trota, ma anche nella zona a barbo. La sua presenza si estende con continuità per tutto il corso del fiume Nera dalle sorgenti fino a Narni e comprende anche tutti i tributari presenti in tale tratto, ad eccezione del solo torrente Serra e fosso Tarquinio. Nel torrente Aja, a monte dello sbarramento di Recentino, la sua presenza è rara e dovuta esclusivamente ai ripopolamenti. Nel tratto a valle dello sbarramento, dove non ne è impedita la risalita dal fiume Nera, è presente in maniera abbondante. Nelle acque della zona a barbo del fiume Nera e del fiume Velino la consistenza numerica della trota fario è sicuramente condizionata dalla pessima qualità delle acque. In tutte le località la presenza della trota Fario è stata accertata in maniera diretta, ad eccezione del fiume Nera, nel tratto da Maratta a Narni. La trota Marmorata è una specie introdotta. La sua presenza è del tutto occasionale nelle acque del bacino del fiume Nera, come dimostra la cattura di un unico esemplare nel fiume Velino, a monte dell’emissario del lago di Piediluco. Tale presenza è dovuta ai ripopolamenti effettuati nel tratto reatino del fiume Velino, da dove qualche esemplare può ridiscendere a valle.
La fauna bentonica
Non di meno importanza sono le specie di invertebrati, costituiti da numerosissime specie e sottospecie. Valutazioni di massima, basate sulle attuali conoscenze zoologiche, hanno rilevato che, in tutto il mondo, il numero delle specie animali “vertebrati” conosciuti è di circa 51000, di quelli “invertebrati” è di circa 1105000. In Europa sarebbero presenti 901 specie di “vertebrati” e 150-200000 di “invertebrati”.
Le specie maggiormente presenti nel territorio della Valnerina sono: Protozoi, Spugne, Celenterati, Platelminti, Gastrotrichi, Rotiferi, Nematodi, Nematomorfi, Molluschi, Anellini, Artropodi, Miriapodi e Chilopodi, Collemboli, Ephemerotteri, Odonati, Blattoidi, Plecotteri, Dermatteri, Ortotteri, Rincoti, Neurotteri, Tricotteri, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri, Imenotteri.
Le specie più frequenti tra gli insetti acquatici
GASTROPODA |
PLECOPTERA Dinocras cephalotes Luctra sp. COLEOPTERA Elmidae TRICHOPTERA Rhyacophila dorsalis Hydroptila martini Hydropsyche pellucidula Halesus appenninus Micrasema minimum Micrasema morosum Sericostama pedemontanum Odontocerum albicorne DIPTERA Tipula sp Chironomidae Muscidae Simulidae |
I risultati della carta ittica dell'Umbria